lunedì 28 aprile 2014

DOMENICA 4 MAGGIO 2014, DONNE E LAVORO



Ecco come si svolgerà la giornata al cacomela per celebrare il 1° Maggio:
domenica 4 maggio 2014 al cacomela proietteremo un documentario e un estratto da un cortometraggio, entrambi che parlano di storie di donne e i loro mestieri.
Vi possiamo accogliere dalle 13 con il nostro usuale, biologico e abbondante pranzo a buffet (necessario prenotare!)

Alle ore 14 partiamo con il primo documentario: "A casa non si torna" di Lara Rangoni e Giangiacomo di Stefano
“Discriminazioni da tempi di crisi, di un mondo del lavoro disegnato da uomini che – come sottolinea la regista – tornano eguali oggi a distanza di decenni.” Nel film le immagini di Franca  Rame e le sue parole – I lavori faticosi oggi come nel passato sono considerati lavori preclusi alle donne … ah ah … ma cosa mi raccontate? Le donne li hanno sempre svolti questi lavori, ma senza che nessuno li riconoscesse - tracciano un unico fil rouge con i profili delle lavoratrici di oggi: elettriciste, spazzine, capocantieri o archeologhe. Donne positive, orgogliose, ma senza ansia di protagonismo o falsi eroismi perché quella portata avanti è una battaglia collettiva, contro il pregiudizio e la precarietà che si fa parola d’ordine del nostro presente."

In seguito la proiezione di un estratto del documentario di Wilma Massucco "A MonDo Nostro"
Un documentario breve (14') girato alla fonderia Tosatti di Nonantola (MO): storia di successo di imprenditoriale di Graziella Alboresi, un'estetista quarantacinquenne che si trova improvvisamente a dover gestire un mondo di maschi; vademecum su come costruire leadership partendo “dal basso”.

Pagina ufficiale: http://bluindaco.org/cortometraggi/una-fonderia-da-sogno/ Trailer de UNA FONDERIA DA SOGNO : https://www.youtube.com/watch?v=i0HHRBW9lwE Il cortometraggio è anche parte del documentario A MonDo Nostro, capitolo L'amore perduto.

Sarà con noi la regista Wilma Massucco, per confrontarci, per chi ne avrà voglia, domandare e riflettere sulle immagini viste insieme.

Al termine aperitivo bio vegetariano alla spaccio al piano terra o in giardino se il tempo sarà buono!

L'ingresso è gratuito.
E' gradita la prenotazione per vedere i documentari, è necessara la prenotazione per il pranzo.
Trovate in allegato il volantino della giornata.
Per info: ilcacomela@gmail.com
320 6345096 solo sms

lunedì 14 aprile 2014

IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL PRIMO MAGGIO


CONOSCERE CHI TI ATTACCA

Manifestazione a Milano, 12 Aprile 2014
Piazza Cadorna, movimenti contro la legge 194
Piazza Colonne di San Lorenzo donne e uomini che difendono il diritto di interruzione di gravidanza





Ci chiedevamo come sono le persone che attaccano la legge contro l'interruzione di gravidanza:
chi sono?
sono più uomini o più donne?
che faccia hanno?
cosa dicono?
Ebbene, sabato scorso li abbiamo visti di persona.
Che brutta esperienza, che ha lasciato angoscia profonda e preoccupazione.
Sono per la maggioranza maschi.
Sono cattolici estremi.
Avevano croci di legno alte 3 metri come vessilli.
Avevano immagini alte 3 metri di madonne, del papa.
Avevano manifesti giganti con vagine in primo piano, da cui uscivano feti insanguinati.
Dicevano che è dio che è padrone di tutto, ed è lui che decide quando e come dare e togliere la vita, non le donne, non le persone.
Distribuivano preghiere e madonnine, dicevano l'ave maria.
Non ci volevano lì di fianco a loro, a dire che non eravamo d'accordo.
E mandavano poliziotti arroganti, violenti e urlanti a mandarci via, con i quali loro andavano d'accordo, grandi pacche sulle spalle, saluti.
Poi sono arrivati quelli vestiti di bomber neri, e alle croci si sono aggiunte le bandiere dell'Italia.
Che dire?
Andatevi a leggere i loro siti: pro life, no 194, milizia cristi e altri.
Rendetevi conto di ciò che dicono, di ciò che vogliono, delle frasi che usano per attaccare.
Occorre capire chi sono, per prepararsi a lottare di nuovo.
Nessun diritto è scontato, anche quello per cui le nostre mamme e nonne hanno lottato anni fa va difeso, e tocca a noi, per noi stesse, per le altre donne e ragazze, per le nostre figlie.